Apple, l’azienda più preziosa al mondo, si trova ora al centro di una guerra fredda tra due superpotenze. Patrick McGee, autore di “Apple in China”, descrive la situazione come una relazione complicata tra divorzio e collaborazione per il bene del figlio. Gli Stati Uniti e la Cina hanno entrambi bisogno di Apple per avere successo, ma per motivi diversi.
L’importanza strategica di Apple
La decisione di Donald Trump di evitare dazi sull’iPhone importato dalla Cina riflette l’importanza strategica dell’azienda. Gli USA non sono in grado di spostare la produzione dell’iPhone sul territorio nazionale, quindi dipendono da Pechino per il successo di Apple.
Secondo McGee, Apple rappresenta un simbolo di potenza tecnologica per gli Stati Uniti e la prospettiva di una sua perdita di valore avrebbe ripercussioni globali. La complessità della catena di produzione di Apple, che coinvolge milioni di lavoratori cinesi, rende impossibile trasferire la produzione negli USA a breve termine.
La dipendenza reciproca tra USA e Cina
La Cina, dal canto suo, dipende economicamente da Apple e potrebbe reagire per danneggiare l’azienda in caso di pressioni politiche. Il governo cinese potrebbe complicare i piani di diversificazione di Apple e rendere difficile il trasferimento della produzione.
Alessandro Aresu, autore di “Geopolitica dell’intelligenza artificiale”, sottolinea che l’iPhone si basa sull’assemblaggio e sulla fornitura cinese, oltre che su altri paesi come l’India e il Vietnam. La Cina sta cercando di rafforzare la sua posizione nella filiera di produzione di Apple per trarne vantaggio economico.
La vulnerabilità di Apple
Anche se Apple afferma di essere “prodotta ovunque”, la dipendenza dalla Cina rende l’azienda vulnerabile. La complessità della catena di approvvigionamento e la mancanza di competenze negli USA impediscono un trasferimento immediato della produzione.