Creare falsi bersagli sui display degli aerei di linea per simulare aeromobili in rotta di collisione e indurre manovre evasive non necessarie, oltre a disabilitare il meccanismo di prevenzione delle collisioni Tcas, rappresenta una grave vulnerabilità individuata da una ricerca condotta all’Università di Genova. Questo studio è stato presentato sia a Las Vegas nel convegno Def Con 2024 che a Filadelfia nell’associazione Usenix.
Condotta da Giacomo Longo, Enrico Russo e Alessio Merlo, il progetto è stato finanziato dall’UE nell’ambito del Pnrr e ha permesso di replicare il sistema Tcas II. Questa scoperta ha portato l’agenzia Cisa a pubblicare un bollettino di sicurezza a gennaio 2025 per gestire potenziali attacchi basati su queste vulnerabilità.
Due episodi recenti, simili alla situazione scoperta, sono stati registrati nel dicembre 2024 e marzo 2025, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di adottare misure preventive.
La ricostruzione di questi eventi ha sollevato preoccupazioni sulle possibili conseguenze di tali vulnerabilità e ha portato ad un maggiore impegno per garantire la sicurezza dei voli.
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