Donald Trump conferma che non ci saranno ritardi sull’imposizione di dazi il 2 aprile, data definita dal presidente americano il giorno della liberazione. In un’intervista a Nbc, il tycoon ha sottolineato di essere pronto a trattare solo se i paesi “sono disposti a darci qualcosa di grande, altrimenti non c’è spazio per negoziare”.
Trump non si preoccupa se le case automobilistiche straniere alzano i prezzi a causa dei dazi, anzi spera che lo facciano perché così la gente comprerà auto americane. Ha anche smentito le voci secondo cui avrebbe chiesto agli amministratori delegati delle case automobilistiche di non alzare i prezzi.
Inoltre, il presidente Usa ha ribadito l’intenzione di acquisire la Groenlandia, affermando che “la otterremo al 100%” e che ci sono possibilità di farlo senza l’uso della forza militare.
Trump ha anche difeso il suo consigliere alla Sicurezza nazionale, Mike Waltz, coinvolto nel chatgate, sostenendo di non licenziare nessuno a causa delle fake news e di non avere idea di cosa sia Signal.
Giappone, Corea del Sud e Cina hanno dichiarato di rafforzare la loro cooperazione per creare un ambiente prevedibile per il commercio e gli investimenti, in risposta alle politiche doganali di Trump.
La mancanza di un accordo sulle tariffe tra India e Usa dopo quattro giorni di colloqui ha deluso gli operatori economici indiani. I colloqui si sono conclusi con una “sostanziale convergenza” sui passi da intraprendere per un accordo bilaterale di libero scambio multisettoriale.
Dazi, nulla di fatto tra India e Usa dopo 4 giorni di colloqui
Delusi gli operatori economici indiani dopo la mancanza di un chiaro accordo sulle tariffe, al termine dei quattro giorni di incontri sul commercio tra una delegazione di Washington in visita a Delhi e rappresentanti del governo indiano. Un annuncio diffuso dal Ministero del Commercio e dell’Industria indiano informa che i colloqui si sono conclusi “con una sostanziale convergenza” sui passi da intraprendere per l’accordo bilaterale di libero commercio multisettoriale di cui India e Usa intendono firmare, entro l’autunno, la prima tranche.
“Nelle prossime settimane avvieremo incontri virtuali per arrivare rapidamente a un round di negoziazioni in presenza”. Nessuna chiarezza e nemmeno una citazione sulle tariffe e sui dazi annunciati dall’amministrazione Trump, che dovrebbero colpire i prodotti indiani dal 2 aprile.
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