La Russia sembra non risentire della pressione mondiale per la pace, continuando a prolungare la guerra e causare morte. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, afferma che la diplomazia può funzionare solo se supportata da misure che rafforzino i militari e privino gli occupanti di risorse. È necessario che gli Stati Uniti, l’Europa e tutti coloro che desiderano una diplomazia efficace esercitino pressione sui partner per ottenere risultati concreti.
Intanto, l’aeronautica militare ucraina ha colpito una postazione di confine a Pogar, nell’oblast russo di Bryansk, distruggendo un’infrastruttura militare utilizzata per lanciare attacchi con droni contro il territorio ucraino. Secondo il Kyiv Independent, nell’attacco potrebbero essere stati uccisi tra i 15 e i 40 soldati russi.
Le truppe ucraine sono entrate nella regione russa di Belgorod e hanno avanzato di 3-4 chilometri, combattendo contro le forze russe. Anche se non ci sono conferme ufficiali, si ritiene che abbiano superato la prima linea di difesa russa. Tuttavia, non è chiaro se possano intraprendere un’offensiva simile a quella nella regione di Kursk lo scorso agosto.
La situazione rimane fluida e incerta, con entrambe le parti che continuano a muoversi e a contrattaccare. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni per porre fine a questo conflitto e lavorare per una soluzione pacifica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA