Recentemente, è emerso il raid degli agenti in borghese nella provincia di Mazandaran, avvenuto all’inizio del mese. Durante questo intervento, Somayeh Rajabi è stata arrestata mentre partecipava a un raduno di 80 fedeli nel nord dell’Iran. Durante le perquisizioni, sono state strappate con forza croci e collane e numerosi attivisti denunciano un aumento spaventoso delle esecuzioni, con cifre sottostimate.
Di: Asia News
Data di pubblicazione:

In Iran, i cristiani continuano a essere presi di mira dalle autorità, come riportato da Article18, un sito specializzato nell’analisi degli abusi legati al culto. Recenti irruzioni di agenti in borghese delle guardie della rivoluzione islamica durante un raduno nel nord del Paese hanno portato all’arresto di Somayeh Rajabi, convertita dall’islam. Durante l’operazione, sono state sequestrate numerose copie della Bibbia e strumenti musicali.
La donna è stata arrestata il 6 febbraio mentre partecipava a un raduno a Gatab, nella provincia di Mazandaran. L’intervento delle forze di sicurezza, che hanno coinvolto almeno 20 membri, ha comportato perquisizioni corporali, confische di oggetti religiosi e violenze fisiche. Somayeh è attualmente detenuta senza accuse ufficiali e le autorità iraniane continuano a reprimere i cristiani convertiti, sequestrando libri e simboli religiosi.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di violazioni dei diritti umani in Iran, con un aumento delle esecuzioni nel 2024. Secondo Iran Human Rights e Insieme contro la pena di morte, il dato ufficiale di 975 esecuzioni è significativamente sottostimato, con la maggior parte delle esecuzioni non rese pubbliche. Tra le vittime ci sono donne, minori e dissidenti, segnalando una grave violazione dei diritti umani nel Paese.