Francesco ha mantenuto la sua abitudine di contattare via WhatsApp il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli, e il vice parroco, padre Yusuf Asad, anche questa sera. Un gesto che dimostra una vicinanza costante sin dall’inizio del conflitto.
Di: Salvatore Cernuzio – Vatican News
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Alle 19, puntuale come sempre da quando è iniziato il conflitto, Francesco ha video-chiamato tramite WhatsApp la parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza. Un gesto che testimonia la sua attenzione verso le oltre 600 persone rifugiate lì.
“Cosa avete mangiato?”
Un breve momento in cui chiede “come va?”, si informa sul cibo, benedice e saluta. La tregua ha portato un po’ di sollievo e sorrisi a Gaza dopo mesi di terrore.
“Stasera abbiamo mangiato il pollo! Le ali di pollo!”, racconta padre Yusuf durante la chiamata. Un breve scambio di parole che porta gioia e speranza.
Francesco saluta i bambini, parla con i sacerdoti e si preoccupa per il benessere di tutti. Un gesto di vicinanza che fa la differenza in un contesto di paura e incertezza.
Con poche parole e un sorriso, il Papa esprime la sua compassione e speranza per una pace duratura.