Uno studio statistico recentemente pubblicato ha analizzato le sfide affrontate dalla Chiesa durante l’Anno Santo. I risultati mostrano che molti intervistati hanno una grande fiducia nel pontificato di Papa Francesco, apprezzando particolarmente i suoi richiami alla fratellanza, la sua attenzione verso gli ultimi e la sua spontaneità.
Di: Vatican News
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Un’indagine condotta dall’Istituto Demopolis ha rivelato che la “crisi” della speranza viene mitigata dalla fiducia nel magistero di Papa Francesco. La ricerca ha evidenziato che il desiderio principale di sette italiani su dieci è un maggiore impegno della Chiesa nella promozione della pace nelle regioni colpite dalla guerra, sottolineando l’importanza di una maggiore copertura mediatica. I risultati sono stati presentati al Pontefice in anteprima durante un’udienza nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico, con la presenza del direttore di Demopolis, Pietro Vento, e le ricercatrici Giuseppina Montalbano e Maria Sabrina Titone.
Apprezzata la spontaneità di Francesco
La ricerca ha rivelato che il 75% degli intervistati ritiene che la speranza sia in “crisi” nella società contemporanea, ma il 76% ha espresso fiducia nel pontificato di Papa Francesco. Gli aspetti più apprezzati del suo magistero includono i costanti richiami alla pace e alla fratellanza (68%), l’attenzione verso gli ultimi e i più deboli (60%) e la sua comunicativa spontanea (51%). “La sua sintonia con le necessità reali delle famiglie è sorprendente”, ha commentato Vento. Circa quattro italiani su dieci hanno riconosciuto il suo impegno verso i giovani, una Chiesa più inclusiva e aperta a tutti, il rinnovamento della comunità ecclesiale e la sensibilità verso la crisi climatica.
Non solo pace, ma anche povertà e disuguaglianze
Altri temi importanti per gli italiani durante l’Anno Santo includono le “cause strutturali della povertà e della fame” (58%) e un impegno rinnovato contro le disuguaglianze (51%). C’è anche la speranza che si presti maggiore attenzione alla dignità della persona e alla tutela dell’ambiente (rispettivamente il 44% e il 41%), mentre il 31% sottolinea l’importanza della “fratellanza universale”.
Coinvolgere giovani, laici e donne
L’indagine ha evidenziato un livello di fiducia nella Chiesa pari al 45%. Più della metà degli intervistati (58%) ha considerato le aperture promosse da Papa Francesco come un “importante inizio” nel processo di rinnovamento ecclesiale. Le principali sfide individuate includono la conciliazione tra fede e modernità (25%), lo “scandalo degli abusi sessuali” (23%) e le difficoltà nel far sentire la propria voce sui temi della pace (15%). Altri temi importanti sono il coinvolgimento delle nuove generazioni (14%) e la crisi delle vocazioni (12%). Per affrontare queste sfide, gli italiani suggeriscono una maggiore creatività nel coinvolgimento dei giovani (57%), dei laici (40%) e delle donne (38%). Inoltre, il 25% ritiene fondamentale l’uso delle nuove tecnologie, mentre il 21% auspica una difesa più decisa della “tradizione”.