Un evento cosmico potrebbe aver cambiato per sempre le pratiche funerarie dell’Antico Regno egizio. Secondo l’archeoastronomo Giulio Magli del Politecnico di Milano, un’eclissi solare totale nel 2471 a.C. potrebbe aver segnato la fine dell’era delle grandi piramidi egizie.
La quarta dinastia, con le sue magnifiche piramidi di Dahshur e Giza, rappresenta l’apice dell’architettura egizia. Tuttavia, durante il regno del faraone Shepseskaf, si assiste a una svolta radicale: la sua tomba, ispirata ai santuari arcaici di Buto, non era una piramide ma una massiccia struttura rettangolare.
Secondo Magli, la motivazione di questo cambiamento inusuale potrebbe essere legata a un evento celeste. Un’eclissi solare totale nel 2471 a.C., con il percorso della totalità quasi centrato sulla città sacra di Buto, potrebbe aver spinto Shepseskaf a rompere con la tradizione, portando alla fine del predominio del culto solare nelle scelte architettoniche regali.
Questa teoria suggerisce che un avvenimento celeste potrebbe aver causato una rivoluzione nel modo in cui gli antichi egizi concepivano la morte e l’aldilà, influenzando direttamente le loro pratiche funerarie.
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