Dopo tre mesi di restauro, il Ponte degli Angeli riapre con le dieci sculture in marmo che raffigurano gli angeli con gli strumenti della Passione, cinque per lato.
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Grazie a un accurato restauro durato poco meno di sette mesi e un costo complessivo di circa 960mila euro, il Ponte degli Angeli con le dieci sculture in marmo torna all’antico splendore in vista del Giubileo 2025.
Le statue selezionate da Gian Lorenzo Bernini, supervisore del ponte nel 1667 per conto di papa Clemente IX Rospigliosi, raffigurano gli angeli con gli strumenti della Passione. L’intervento di restauro, parte del programma PNRR – Caput Mundi, è stato progettato e diretto dalla Sovrintendenza Capitolina e completato in 208 giorni.
Il ponte originale, che collega Castel Sant’Angelo al centro storico di Roma, fu costruito dall’imperatore Adriano nel 134 d.C. e successivamente trasformato da Clemente IX. Le dieci statue raffigurano:
- Angelo con la colonna
- Angelo con i flagelli
- Angelo con la corona di spine
- Angelo con il sudario o Angelo con il Volto Santo
- Angelo con la veste e i dadi
- Angelo con i chiodi
- Angelo con la croce
- Angelo con il cartiglio
- Angelo con la spugna
- Angelo con la lancia
Il restauro mirava a preservare le statue attraverso la stuccatura temporanea, il consolidamento delle superfici, la rimozione di depositi superficiali e la disinfezione per eliminare piante infestanti. Il ponte è stato riportato alla sua bellezza originale con interventi di consolidamento e pulizia accurata delle superfici in marmo e basalto, garantendo la durabilità nel tempo.