Questa volta, l’esercito ammette l’«errore». Due soldati dello Sri Lanka feriti, uno gravemente. La condanna internazionale rimane presente. C’è ancora incertezza sul piano israeliano riguardante un attacco all’Iran.
Di: Anna Maria Brogi – Avvenire
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Non sono state delle scuse, ma un parziale passo indietro. L’esercito israeliano ha espresso «rammarico» per aver ferito «inavvertitamente» soldati della forza di interposizione Unifil nel sud del Libano. E ha promesso un esame dettagliato al più alto livello. Dopo gli attacchi alla base principale della missione internazionale di pace a Naqura, e il ferimento di soldati indonesiani, altre esplosioni hanno coinvolto soldati cingalesi: uno si trova in condizioni gravi. Inoltre, un bulldozer israeliano ha danneggiato una parte del muro di protezione della base degli italiani sulla collina di Labune. L’Onu ha dichiarato che per ora non sono previste modifiche nel posizionamento dell’Unifil.
La comunità internazionale ha espresso indignazione per gli attacchi e vari Paesi, tra cui Parigi e Londra, hanno condannato l’azione israeliana come una violazione del diritto internazionale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiaramente dichiarato che Israele non dovrebbe prendere di mira le forze dell’Onu in Libano. La questione sarà discussa nel prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea. Nel frattempo, sono in corso consultazioni tra Israele e gli Stati Uniti riguardanti un possibile attacco all’Iran in risposta agli eventi precedenti.
L’Iran, dal canto suo, si è detto pronto ad adottare misure difensive più forti se necessario. Intanto, sul fronte interno, emergono tensioni e problemi, inclusa una presunta spaccatura nei ranghi delle forze di difesa iraniane.