La scena politica americana è stata scossa da un secondo attentato contro Donald Trump in soli due mesi, portando la violenza nelle elezioni presidenziali. Questa volta, però, il candidato repubblicano ha deciso di non restare in silenzio e ha subito accusato la retorica di Kamala Harris e Joe Biden di essere responsabile dell’attacco. La Casa Bianca ha confermato una conversazione telefonica “cordiale” tra Biden e Trump, dopo un primo tentativo senza successo.
Nel clima teso della campagna elettorale, Elon Musk ha aggiunto benzina sul fuoco con un post incendiario su X che è stato rapidamente rimosso, causando un grande scalpore online e la condanna dell’amministrazione. Trump, in un’intervista esclusiva a Fox News, ha attaccato Biden e Harris definendo la loro retorica “incendiaria” come causa dell’attacco contro di lui. Ha anche sottolineato che l’attentatore ha creduto alla propaganda dei democratici. Biden e Harris hanno condannato fermamente l’aggressione, ribadendo che non c’è posto per la violenza negli Stati Uniti.
La tensione è in aumento in vista delle elezioni, con entrambi i candidati protetti da schermi trasparenti nei comizi all’aperto dopo l’attentato in Pennsylvania e la diffusione di teorie cospirazioniste in Ohio. Preoccupazioni di nuovi episodi di violenza si accompagnano alla presenza di estremisti nel cerchio di Trump e alle provocazioni sui social media. Musk ha provocato scalpore con un commento provocatorio dopo l’attentato, suscitando critiche e accuse di incoraggiare la violenza da parte della Casa Bianca.
Anche il Cremlino ha commentato gli eventi, sottolineando le tensioni nell’atmosfera politica americana e avvertendo sulle conseguenze di “giocare con il fuoco”. La situazione è incandescente e la retorica politica rischia di esacerbare ulteriormente la situazione, portando il Paese sull’orlo di un’esplosione imminente. È fondamentale condannare la violenza e evitare qualsiasi incoraggiamento a comportamenti aggressivi.
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