Il vaiolo delle scimmie, conosciuto come l’mpox, è di nuovo un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Questa proclamazione è stata fatta dal direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in seguito a una riunione del comitato di emergenza che ha analizzato l’epidemia che ha avuto inizio nella Repubblica Democratica del Congo.

Vaiolo delle scimmie, sintomi, cure e vaccini – Medicina – Ansa.it
Da 7 a 17 giorni di incubazione, complicanze. Nel 2024, 14mila casi (ANSA)
“Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio”, ha dichiarato Tedros. Già ieri l’Africa Cdc aveva dichiarato l’emergenza su scala continentale.
La preoccupazione è legata alle dimensioni dell’epidemia che ha già causato oltre 14 mila casi e 524 decessi nella sola Repubblica Democratica del Congo nella prima metà dell’anno, superando i numeri di tutto il 2023. Inoltre, si è rilevato un nuovo ceppo di mpox nella parte orientale del Congo e in altri paesi vicini, aumentando il rischio di ulteriore diffusione in Africa e oltre.
Nell’ultimo mese sono state segnalate circa 90 infezioni dovute a un ceppo del virus mpox in quattro paesi confinanti senza una precedente segnalazione: Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda.
La dichiarazione dell’emergenza è il più alto livello di allarme sotto la legislazione sanitaria internazionale e è stata precedentemente fatta per poche malattie come l’influenza suina, la polio, l’ebola, lo Zika, il Covid e la precedente epidemia di mpox.
La risposta all’epidemia ha già preso avvio con un piano di risposta dell’Oms che richiede un investimento iniziale di 15 milioni di dollari. L’Europa ha già acquistato dosi di vaccino per donarle ai paesi africani e sta contribuendo con risorse per rafforzare la capacità di test e sequenziamento del virus nella regione.
I preparativi per la produzione e distribuzione di vaccini sono in corso, con l’obiettivo di garantire l’accesso ai paesi colpiti dall’epidemia.
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