Dieci mesi dopo l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, il tempo per trovare una soluzione è giunto. Con quasi 40.000 morti e ostaggi ancora detenuti da Hamas, gli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar, stanno esercitando pressione su Israele e Hamas per raggiungere un accordo di tregua.
L’Occidente, compresa l’Italia, si unisce a questa iniziativa per evitare una possibile rappresaglia dell’Iran e per prevenire una potenziale escalation del conflitto che coinvolgerebbe l’intera regione.
Israele ha accettato di partecipare ai colloqui indiretti fissati per il 15 agosto per definire i dettagli di una tregua proposta da USA, Egitto e Qatar. Questo segna un punto di svolta dopo la morte di un alto esponente di Hamas.
Per approfondire
Agenzia ANSA Siria: scontri filo-Iran e curdi, 11 morti, anche 6 bimbi – Medio Oriente – Ansa.it Undici civili sono stati uccisi nei combattimenti tra gruppi filo-iraniani che sostengono il regime e forze prevalentemente curde nella Siria orientale, ha dichiarato oggi l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). (ANSA)
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha sottolineato l’urgenza di trovare un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi, mentre l’Unione europea e altre capitali europee spingono per porre fine alla sofferenza.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che è cruciale offrire una prospettiva di pace e stabilità in Medio Oriente, mentre il governo libanese si unisce al coro di voci che chiedono azioni immediate per aiutare i civili coinvolti nel conflitto.

L’Iran sta riconsiderando la sua strategia di rappresaglia, mentre gli Stati Uniti restano vigili e pronti a difendere Israele. La situazione rimane instabile, ma la diplomazia potrebbe offrire una soluzione accettabile per tutte le parti coinvolte.

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