In un’epoca dominata dagli algoritmi e dall’intelligenza artificiale, la scelta degli atleti per i ritiri pre-Olimpiadi di Parigi 2024 ha portato a decisioni sorprendenti e leggermente retrò. Uno dei momenti più sorprendenti è la scelta della squadra di tiro con l’arco spagnola, che ha deciso di isolarsi nel silenzio assoluto di un monastero di clausura del XII secolo a Santa María de Bellpuig de les Avellanes. Questo momento di meditazione e concentrazione ha permesso loro di prepararsi al meglio per la competizione. Un approccio simile ma meno estremo è stato adottato da Filippo Ganna, che si è allenato a 2800 metri di quota presso il rifugio alpino Oberto-Maroli.
Un altro approccio interessante è stato adottato dai BlitzBoks, la squadra di Rugby a 7 del Sudafrica, che hanno scelto di allenarsi in stile militare vicino a un fiume, con immersioni in acqua gelata e marce forzate. Questa preparazione ha portato alla conquista di una inaspettata medaglia di bronzo a Parigi. Anche il judoka spagnolo Fran ‘Pinchito’ Garrigos ha adottato un approccio militaresco al suo allenamento, ottenendo una gioiosa medaglia di bronzo.
Altri atleti, come quelli della Gran Bretagna, hanno deciso di abbandonare il villaggio olimpico a causa della qualità del cibo. Hanno optato per un resort al di fuori del villaggio per potersi concentrare al meglio sulla competizione. Gli azzurri del tiro a volo hanno invece scelto un approccio più casalingo, allenandosi presso l’impianto di Giovanni Pellielo a Vercelli.
Alcuni atleti, come la surfista americana Caitlin Simmers, hanno invece rinunciato al ritiro preolimpico alle Hawaii a causa di un tragico incidente con uno squalo. Altri, come il Dream Team statunitense di basket, hanno scelto di concentrarsi su un allenamento intensivo per dominare la competizione.
Nel mondo degli atleti olimpici, le scelte di preparazione possono essere sorprendenti e variegate, ma tutte mirano a garantire il massimo successo in gara.
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