Un mix fantastico e geniale di kitsch e blasfemo: la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2024 ha fatto parlare di sé come mai prima d’ora. Un inno all’amore vibrante e inclusivo, che ha però diviso il mondo. Parigi ha sfidato gli stereotipi con autoironia e un’esibizione sopra le righe.
Anche se per la Chiesa di Francia e il presidente dell’Ue Viktor Orban è andata troppo oltre. Emmanuel Macron ha elogiato il “genio creativo” di Thomas Jolly, l’ideatore di uno spettacolo che ha suscitato applausi e scandalo come gli impressionisti. L’audience mondiale stima un miliardo di telespettatori. La Francia ha scherzato sui suoi topi e ha presentato scenette dai toni provocatori, suscitando reazioni contrastanti.
La Conferenza episcopale francese ha condannato le scene derisive sul cristianesimo, esprimendo rammarico per ciò che è stato considerato eccessivo. L’Ultima cena con le drag queen sembra essere stata particolarmente criticata. La cerimonia ha destato polemiche anche tra i vescovi italiani, come evidenziato da Avvenire.
Il vescovo di San Francisco: ‘Bestemmiata la religione cristiana’
Il vescovo di San Francisco, Salvatore J. Cordileone, ha condannato le derisioni alla religione cristiana nella cerimonia di apertura. Ha evidenziato il fondamentalismo secolare infiltratosi nelle Olimpiadi, richiedendo rispetto e buona volontà.
L’ideatore della cerimonia difende le sue scelte
“Non volevo sovvertire nulla, ma solo celebrare il diritto di amare come vogliamo”. Thomas Jolly, mente dietro la cerimonia, ha difeso le sue scelte, sottolineando l’inclusività e la libertà.
Il quotidiano dei vescovi italiani critica
Avvenire ha descritto la cerimonia come un evento trasformato in un gay pride, criticando il suo eccessivo ‘fluidismo’. L’uso di drag queen e la parodia dell’Ultima cena sono stati ritenuti offensivi e di cattivo gusto, generando un dibattito sulle eccessive spinte alla diversità.
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