La Francia è in attesa con il fiato sospeso, dopo gli ultimi scontri elettorali prima del silenzio pre-elettorale. Marine Le Pen, sebbene non raggiungerà la maggioranza assoluta secondo gli ultimi sondaggi, rimarrà comunque la principale forza politica del Paese. Gli altri due blocchi, la gauche e i macroniani, la seguono da vicino. Le ultime notizie dalla campagna elettorale provenienti dal suo campo parlano di un duro attacco nei confronti dell’Ucraina, con l’assicurazione che sotto la sua leadership i rapporti con Kiev cambieranno.

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Per superare l’impasse derivante dai risultati elettorali e dai tre blocchi contrapposti, si sta discutendo la possibilità di una vasta coalizione guidata da una figura di spicco, estendendosi dai Républicains ai comunisti. Si parla anche di una possibile “controblocco”, con Le Pen e Jean-Luc Mélenchon a capo delle opposizioni.
Emmanuel Macron, artefice di questa situazione politica inedita in Francia con lo scioglimento del Parlamento dopo le elezioni europee, è già al lavoro. Sta cercando di trasformarsi da capo della maggioranza in un elemento chiave di una grande coalizione moderata che potrebbe mantenere in carica un “governo di unione nazionale”.
Dopo alcune sfumature di posizione, Bardella ha nuovamente rifiutato di diventare primo ministro in assenza di una maggioranza assoluta. La ricerca di una soluzione all’impasse sarà la priorità per i partiti francesi a partire da lunedì.
Le ultime polemiche riguardano il titolo di ‘capo delle forze armate’ del presidente francese e la diffusione di notizie faux news da parte di alcuni giornali, causando tensioni tra i vari schieramenti politici.
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