Il sacerdote Padre Emmanuel Saintéliat, rapito la scorsa domenica, è stato finalmente rilasciato dai banditi che avevano attaccato il comune di Gressier, provocando la morte di venti persone. La notizia della sua liberazione è stata confermata dall’arcivescovado, che ha lanciato un appello alle autorità per porre fine alla violenza e ripristinare il diritto alla vita.
Di: Vatican News
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Potrei immaginare l’orrore e l’angoscia vissuti durante il rapimento di padre Emmanuel Saintéliat, il sacerdote della parrocchia di San Giovanni Battista. Era stato prelevato dai membri di una pericolosa gang che avevano seminato il terrore nella regione metropolitana di Port-au-Prince, in particolare nel Comune di Gressier. La sua liberazione, annunciata dall’arcivescovado di Port-au-Prince, è stata accolta con sollievo e gratitudine, anche se fonti giornalistiche assicurano che non è stato pagato nessun riscatto per il suo rilascio.
Questo brutale attacco, perpetrato dalle bande armate di Vivre Ensemble (Vivere insieme) sotto la guida di Jimmy Cherizier, ha portato alla morte di almeno venti persone. Cherizier, un ex agente di polizia noto per catalizzare il caos nel Paese, era stato il punto di partenza delle dimissioni dell’allora premier Ariel Henry a marzo.
Nonostante la presenza del contingente di pace guidato dal Kenya, le atrocità commesse a Gressier non hanno trovato ostacoli. Le abitazioni sono state incendiate e la comunità è stata messa in uno stato di paura costante. Solo ora, con la ripresa del controllo della stazione di polizia, sembra che la pace possa tornare lentamente in quel luogo martoriato dalla violenza.
L’arcidiocesi ha manifestato la propria indignazione per questa situazione, rilevando quanto questa spirale di male stia consumando la società haitiana. Il comunicato diffuso il primo luglio descriveva padre Saintéliat come un pastore devoto che ha sempre servito la sua comunità con dedizione e altruismo, nonostante i pericoli.
L’appello per la liberazione di padre Saintéliat è stato un grido di speranza in un Paese dilaniato dalla violenza. L’arcivescovado ha chiesto alle autorità di intervenire urgentemente per porre fine a questa follia che mina il diritto alla vita e alla sicurezza di tutti i cittadini di Haiti.