La giornata in cui la Chiesa invoca la riconciliazione coincide con l’anniversario dell’inizio della guerra, e Mons. Chung Soon-taick ci invita a pregare non per cambiare gli altri, ma per imitare la misericordia e pazienza di Dio, scegliendo la via della pace. Nonostante ciò, 350 palloni provenienti dal Nord hanno portato rifiuti quest’oggi, mentre domani inizieranno le esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone.
Di: Asia News
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Seoul – L’arcivescovo di Seoul, Peter Chung Soon-taick, condivide un messaggio di speranza in questa giornata segnata dalle tensioni tra le due Coree. Egli invita i cristiani a non disperare, ma a illuminare il tempo presente con la preghiera.
Oggi si ricorda la Giornata di preghiera per la riconciliazione e l’unità del popolo coreano, commemorando l’inizio della guerra nel 1950. La tensione è palpabile, con il lancio di palloni dal Nord carichi di rifiuti e le imminenti esercitazioni militari congiunte.
L’arcivescovo Chung ha sottolineato l’importanza del dialogo e della pace, invitando alla preghiera affinché si possa imitare la misericordia divina anziché nutrire l’odio. La volontà di superare le divisioni è fondamentale per la vera pace nella penisola coreana.
La Chiesa cattolica della Corea da anni dedica questa giornata alla preghiera per la riconciliazione, con l’obiettivo di trasmettere speranza e costruire la pace. Il rinnovato impegno per la pace e la unità è essenziale per il futuro della nazione. Lasciamoci guidare dalla strada del perdono e della riconciliazione, anziché dall’odio e dal risentimento.
La costante dedizione della Chiesa attraverso la preghiera e la riflessione ha portato a 1413 Messe di riconciliazione, dimostrando l’importanza di coltivare la pace e l’unità nella penisola coreana.