Il Segretario di Stato all’Università Urbaniana ha presentato un’opera dedicata al Cardinale Costantini, il primo delegato apostolico in Cina e un ponte di dialogo tra Oriente e Occidente. Il Cardinale ha confermato il dialogo con Pechino, affermando: “Stiamo cercando di trovare le procedure migliori per l’applicazione dell’Accordo firmato e che sarà rinnovato alla fine di quest’anno. Speriamo che questo cammino porti a conclusioni positive.”
Di: Salvatore Cernuzio – Vatican News
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Attualmente potrebbero sembrare tempi prematuri, ma se ci fosse apertura da parte dei cinesi, il Papa andrebbe subito in Cina, una terra che ha sempre amato e stimato per il suo popolo, la sua storia e la sua cultura.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha ribadito il desiderio del Papa Francesco di visitare un giorno il grande e “nobile” Paese asiatico.
Il Cardinale Parolin è intervenuto nel pomeriggio alla Pontificia Università Urbaniana per presentare l’opera “Il Cardinale Celso Costantini e la Cina – Costruttore di un ponte tra Oriente e Occidente”, curata dallo storico Monsignor Bruno Fabio Pighin ed edita da Marcianum Press.
Parolin ha parlato del necessario dialogo con la Cina e della volontà di trovare le procedure migliori per l’Accordo sulle nomine dei vescovi, che sarà rinnovato alla fine dell’anno, come comunicato durante l’incontro.
Il Pontefice ha sempre espresso la sua stima per il popolo cinese, come dimostrato ieri al termine dell’udienza generale, quando ha inviato un saluto al popolo cinese, lodandone la cultura e la bellezza.
Parolin ha sottolineato l’apprezzamento del Papa per la Cina e la sua gente, auspicando che il dialogo possa portare a risultati positivi.
Il discorso ha incluso un ritratto del Cardinale Costantini, evidenziando i suoi sforzi per promuovere una Chiesa inculturata e il suo ruolo nel consolidamento dei legami tra la Santa Sede e la Cina.
Il Cardinale ha commentato anche sul possibile viaggio del Papa in Cina, esprimendo il desiderio del Papa di farlo, ma riconoscendo che al momento le condizioni non lo permettono.
Parolin ha concluso sottolineando l’amore e l’ammirazione della Santa Sede per la Cina, sperando che il dialogo in corso porti a una maggiore concordia sotto la guida dei pastori locali e del Papa.