“Il Sud deve smettere di continuare a piangere”. Queste sono le parole del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, siciliano ed ex presidente della sua regione, che cerca di mettere un tappo alle critiche sull’Autonomia differenziata. Le critiche nel Mezzogiorno provengono da varie voci nel centrodestra, aggiungendosi al confronto già acceso fra maggioranza e opposizioni. Il Movimento 5 Stelle ha addirittura scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiedendogli di valutare la possibilità di rinvio alle Camere della riforma, poiché ritenuta un’opzione che “scardina l’assetto costituzionale”.
Anche la Commissione Ue ha lanciato un monito, evidenziando in un documento di lavoro che “la devolution di ulteriori competenze alle regioni italiane comporta rischi per la coesione e le finanze pubbliche del Paese”. Questo avviso si concentra sui Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), sottolineando che essi garantiscono solo servizi minimi e non coprono tutti i settori, creando potenziali aumenti delle diseguaglianze regionali già esistenti. Le opposizioni fondano gran parte delle critiche proprio sui Lep e si stanno organizzando per un possibile referendum abrogativo della riforma, etichettata come “spacca-Italia”.
Esiste la possibilità che il referendum sia richiesto da cinque Consigli regionali, tutti con una maggioranza di centrosinistra, e vi sono segnali di malcontento anche in alcune regioni del Sud all’interno del centrodestra. Il governatore dem Stefano Bonaccini ha previsto che l’Autonomia e il Premierato creeranno divisioni anche all’interno della maggioranza. In Calabria, la Lega ha avuto divergenze interne sull’argomento, con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che ha definito la situazione come un “pasticciaccio”.
Non tutti nel centrodestra sono favorevoli alla riforma, con i deputati calabresi di Forza Italia che non l’hanno votata e il presidente della Regione Roberto Occhiuto che ha definito l’accelerazione della riforma un “errore”. Tuttavia, il senatore azzurro Mario Occhiuto ha assicurato che grazie agli emendamenti di FI il Sud è protetto.
Nonostante le critiche, Antonio Tajani ha commentato positivamente la riforma, sottolineando che le legittime preoccupazioni nel Sud verranno dissipate dall’applicazione degli ordini del giorno, presentati da FI e approvati a larga maggioranza. Il test sulle previsioni potrebbe avvenire nel fine settimana con le elezioni del sindaco in grandi Comuni meridionali come Bari, Avellino, Potenza, Campobasso, Caltanissetta e Vibo Valentia.
Nello Musumeci tranquillizza affermando che l’obiettivo è competere con il Nord sapendo che i traguardi sono diversi, ma ribadisce che il provvedimento non mette in pericolo l’unità d’Italia.
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