Durante l’udienza generale, Papa Francesco ha parlato dei salmi della Bibbia definendoli “canti” ispirati dallo Spirito Santo e posti “sulle labbra della Sposa”, ossia la Chiesa. Ha sottolineato che i salmi, pur risentendo della situazione storica, sono una preziosa risorsa che ci introduce nella grandiosa orchestrazione della comunione dei santi. L’invito del Papa è a far risuonare una vera sinfonia di preghiera in preparazione al Giubileo.

I salmi, ha affermato il Papa, sono i canti che lo Spirito ha ispirato e che hanno segnato la precedenza delle preghiere della Chiesa. Riscoprirli in tutta la loro diversità di movimenti, come lode, ringraziamento, supplica, lamento e narrazione, è cruciale per arricchire la nostra vita spirituale.
In vista del Giubileo 2025, Francesco ha esortato i fedeli a dedicare l’anno alla preghiera con i salmi, adottandoli come una guida per una comunione più profonda con Dio. Recitare i salmi, ha sottolineato il Papa, permette di partecipare alla preghiera di Gesù, di Maria e degli Apostoli, inserendoci nella grandiosa sinfonia di preghiera della Chiesa.
I salmi, ha continuato Francesco, devono diventare parte integrante della nostra preghiera quotidiana, perché offrono parole adatte a ogni stagione della nostra vita spirituale. Sono preghiere che non perdono efficacia con la ripetizione, ma anzi la rafforzano.
Con esempi concreti, il Pontefice ha dimostrato come i salmi ci guidino nei momenti di pentimento, paura, angoscia o desiderio di lode e ringraziamento. Invitando la Chiesa ad abbracciare questa sinfonia di preghiera, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza di elevare il nostro cuore a una preghiera che vada oltre le nostre necessità individuali, coinvolgendo tutta la creazione.