Le prospettive di trattamento per le donne italiane che vivono con un tumore al seno metastatico stanno migliorando grazie ai progressi della ricerca. Durante il congresso della American Society of Clinical Oncology (Asco) a Chicago, è stato presentato uno studio che ha dimostrato l’efficacia di una nuova terapia con un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato nel ridurre il rischio di progressione della malattia. Questa terapia ha dimostrato di essere particolarmente efficace nelle pazienti con bassa espressione della proteina Her2.
Il farmaco in questione, trastuzumab deruxtecan, è un anticorpo farmaco-coniugato che ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza delle pazienti e di permettere di evitare la chemioterapia successiva alla terapia anti-ormonale. Secondo Giuseppe Curigliano, membro del direttivo nazionale Aiom e direttore della Divisione nuovi farmaci e terapie innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), si tratta di “una sorta di chemioterapia smart”.
Questi risultati rappresentano un potenziale cambiamento nel modo di classificare e trattare il tumore del seno metastatico, aprendo nuove prospettive di cura per pazienti precedentemente escluse dai benefici delle terapie Her2 mirate. Nonostante gli effetti collaterali segnalati, che possono essere gestiti, l’approvazione del farmaco trastuzumab deruxtecan da parte della Commissione europea nel 2023 rappresenta un passo importante nella lotta contro il tumore al seno metastatico.
Francesco Perrone, presidente Aiom, sottolinea l’importanza di determinare con precisione lo stato di Her2 per garantire il miglior trattamento ai pazienti. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ritiene che questo farmaco possa diventare un’opzione terapeutica di preferenza per i pazienti con questo tipo di neoplasia metastatica al seno.
Il ruolo del team multidisciplinare nei centri di senologia, in particolare la collaborazione tra oncologo e patologo, è fondamentale per definire il profilo molecolare dei pazienti e garantire loro il miglior trattamento disponibile. L’approvazione del farmaco da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) con una precedente indicazione per il tumore al seno rappresenta un passo importante nella lotta contro questa grave malattia.
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