La cultura è in fermento e molti scrittori stanno abbandonando il mondo letterario, da Sandro Veronesi a Francesco Piccolo, da Paolo Giordano al poeta Franco Buffoni, dopo l’assenza di Roberto Saviano alla Buchmesse 2024. L’autore di Gomorra non è stato incluso nella delegazione italiana per la Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, che avrà l’Italia come Ospite d’Onore per la prima volta in 36 anni. Questo ha scatenato polemiche sulla censura e un acceso dibattito sui social.
L’Associazione Italiana Editori, responsabile del programma editoriale, ha dichiarato che la selezione degli autori è frutto di un dialogo collaborativo con gli editori italiani, ma Saviano non è stato incluso nelle proposte fino ad ora.
Roberto Saviano ha reagito con un post sui social definendo il governo italiano come “il più ignorante della Storia” e dopo essere stato invitato dai tedeschi ha dichiarato di non aver permesso la censura. Altri scrittori come Sandro Veronesi hanno solidarizzato con Saviano e criticato la decisione di escluderlo.
Il Partito Democratico ha ringraziato Veronesi per il supporto a Saviano e la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha espresso un’opinione contrastante definendo Saviano “il professionista del martirio”.
La mancata partecipazione di Saviano ha suscitato reazioni anche da parte di altri scrittori come Francesco Piccolo e Paolo Giordano che hanno rifiutato l’invito in solidarietà. Anche se il clima è teso, alcuni come Dacia Maraini invitano alla calma e sperano che la situazione si risolva in modo pacifico.
In conclusione, la decisione di escludere Roberto Saviano dalla Buchmesse ha diviso l’opinione pubblica e ha sollevato importanti questioni sulla libertà di espressione e la censura nel mondo letterario italiano.
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